Deloitte Photo Grant
‘Connections’ e ‘Possibilities’ sono i temi delle prime due edizioni del premio fotografico promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte, in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. Un invito a riflettere sul potere delle scelte. Un invito a riflettere sul potere delle scelte e sulle connessioni che ognuno di noi stabilisce a livello umano, sociale e ambientale.

Mudec e Fondazione Deloitte a sostegno della fotografia contemporanea
Fondato nel 2023, il Deloitte Photo Grant è uno dei più importanti premi internazionali dedicati alla fotografia. Un’iniziativa nata dalla collaborazione di lunga data tra il museo e Deloitte, gruppo attivo nella promozione della cultura e nella valorizzazione delle differenze culturali. Fondazione Deloitte, con questa iniziativa curata da Denis Curti, vuole essere promotrice di un sostegno concreto alla produzione culturale contemporanea e in particolare alla fotografia come linguaggio artistico di lettura e interpretazione del reale. Al vincitore viene offerto un premio in denaro, ma soprattutto la realizzazione di una mostra personale al Mudec, accompagnata da un catalogo edito da 24 ORE Cultura. Possibilities e Connections, questi i temi delle prime due edizioni del premio.





Possibilities: Davide Montenapoleone vince l’edizione 2024
L’artista italiano Davide Monteleone, con Critical Minerals – Geography of Energy, è il vincitore della sezione Segnalazioni del Photo Grant di Deloitte 2024. Il tema designato per il 2024, Possibilities, era un invito a riflettere sul potere delle scelte che ognuno di noi, come individuo e come comunità, può compiere, nella consapevolezza che il compito dell’arte – e della fotografia – è anche di interrogarci sulle responsabilità e possibilità legate alle nostre azioni. In questo senso si inserisce il reportage di Monteleone, un viaggio visivo che esplora le trasformazioni del panorama energetico globale verso le fonti rinnovabili e rivela l’intreccio di narrazioni geopolitiche, sociali e ambientali che ne derivano.
Classe 1974, Monteleone è fra i massimi rappresentanti di una fotografia contemporanea che sa prendere posizione su tematiche sociali, coniugando etica ed estetica. È stato protagonista di una mostra al Mudec Photo di Milano dal 9 novembre al 15 dicembre 2024 con un catalogo pubblicato da 24 ORE Cultura. Monteleone si è imposto nella categoria Segnalazioni, all’interno della quale 10 segnalatori sottopongono alla votazione della giuria due progetti a testa, inediti, di autori e autrici da tutto il mondo. A fianco del premio principale anche un contest Open Call riservato a artisti e artiste under 35 che offre un contributo in denaro di 20 mila euro per la realizzazione della loro idea progettuale e che quest’anno è andato alla fotografa venezuelana Fabiola Ferrero per il progetto Reinas (Regine) che mette al centro la prospettiva femminile nella storia e nell’identità del paese di origine dell’artista, il Venezuela.
In mostra, accanto alle immagini di Monteleone, saranno esposte anche le opere della fotografa brasiliana Fernanda Liberti, vincitrice della Open Call 2023, con il progetto Dust From Home, completato grazie al contributo del grant e presentato per la prima volta al Mudec.
Connections, la prima edizione del Deloitte Photo Grant
Con la mostra And they laughed at Me allestita a novembre 2023 presso il Mudec Photo è stato presentato il lavoro di Newsha Tavakolian, vincitrice della prima edizione del Deloitte Photo Grant dedicata al tema delle “connessioni” cui l’artista ha risposto attraverso la testimonianza di una società in continua evoluzione, quella iraniana, e delle lotte di coloro che la compongono. Newsha Tavakolian, nata a Teheran nel 1981, ha lavorato per strada come fotografa in momenti di apertura del suo paese, ma nei periodi di grande censura ha trovato e sperimentato modi alternativi per contribuire con il suo linguaggio artistico a documentare quei cambiamenti e quegli eventi che hanno plasmato la struttura sociale del suo paese d’origine. Con oltre 70 opere tra immagini d’archivio, scatti inediti e fotogrammi, la mostra ha rappresentato una potente testimonianza visiva del volto drammatico dell’oppressione in Iran dal 1996 ad oggi.
Anche la vincitrice della Open Call del 2023 è un’artista ispirata dalle storie del suo paese di origine, rielaborate attraverso il filtro della memoria: la fotografa brasiliana Fernanda Liberti con il progetto Dust From Home ripercorre la vicenda migratoria della sua famiglia di origine siriana, italiana e albanese. Questo progetto si sviluppa a partire dal prezioso archivio fotografico familiare, in un viaggio che si interroga sulle connessioni familiari e sulle radici. Una storia familiare che diventa universale, evocando temi di grande attualità come la migrazione e lo sradicamento.