Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo
180 opere provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen in dialogo con la Collezione Permanente del Museo delle Culture per esplorare il rapporto tra il Surrealismo e le culture native. E un palinsesto di iniziative e incontri per raccontare la più onirica tra le avanguardie del XX secolo.

La mostra, i temi
180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, tutti provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen, uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere della Collezione Permanente del Museo delle Culture: è questo il cuore della mostra Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo, ospitata al Mudec dal 22 marzo al 30 luglio 2023.
Un grande evento dedicato ad approfondire la più onirica tra le avanguardie del XX secolo, leggendola e rileggendola da un punto di vista originale. La curatela della mostra è stata affidata alla storica dell’arte Els Hoek, curatrice del museo olandese, con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, a cui in particolare è stato affidato il fil rouge della mostra sul fondamentale rapporto tra il Surrealismo e le culture native. Un approccio che ha messo in luce, ancora una volta, come il Mudec sia la sede ideale per ospitare iniziative volte a stimolare il dialogo e il confronto tra culture diverse.
L’approccio interdisciplinare e la creazione di un palinsesto di eventi e occasioni di confronto hanno permesso di offrire al pubblico di visitatori una visione a 360 gradi dell’universo surrealista, non solo movimento artistico ma manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo incantato su una realtà “altra” che lo rende, a cento anni di distanza, incredibilmente contemporaneo. L’allestimento è stato studiato per favorire l’approfondimento delle tematiche: le sei sezioni della mostra sono state arricchite da un apparato multimediale e critico per raccontare al visitatore le premesse, le motivazioni e le tecniche degli artisti surrealisti. Artisti che tentarono di escludere il razionale, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.





Oltre la mostra: tra didattica, libri e musica
Ampliare il racconto al di là dello spazio espositivo, pensare contenuti significativi per diversi pubblici: l’organizzazione di una grande mostra come questa è stata l’occasione di creare un palinsesto di iniziative per estendere e approfondire il messaggio.
La mostra è stata accompagnata da un’offerta didattica strutturata e orientata a diversi target e fasce d’età: tra visite animate, laboratori e giochi surrealisti, il filo conduttore della proposta è stato, come sempre, quello di stimolare i sensi e comprendere le infinite possibilità della creatività sperimentandola in prima persona. Abbiamo imparato qualcosa anche noi: che per i bambini viaggiare senza confini e creare mondi e scenari è una dote innata, per questo abbiamo lasciato che fossero loro a guidare e guidarci, realizzando percorsi in modalità partecipata.
Il nostro marchio 24 ORE Cultura ha realizzato il catalogo della mostra, una pubblicazione pensata per vivere autonomamente, ma anche per dialogare con gli altri volumi presenti nel nostro catalogo dedicati al movimento surrealista, tra cui Coccodrilli squisiti. Generatore automatico di vite surrealiste, una vera e propria opera interattiva che sfrutta la tecnica del cadavre exquis con la quale i Surrealisti componevano poesie, racconti e disegni in modalità collettiva.
Infine, il festival musicale Il Suono dell’Arte ha portato dentro al Mudec per un’intera settimana LaFil – Filarmonica di Milano, con momenti concertistici e performance improvvisate dedicate a esplorare il legame tra musica e Surrealismo.
Il network
La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano – Settore Cultura, è stata resa possibile grazie al generoso prestito di opere d’arte da parte del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, al supporto di Fondazione Deloitte, Institutional Partner della mostra, e di BPER in veste di Sponsor.